Oggi vorrei raccontarvi un’esperienza che mi è capitata nell’ambito della sanità giapponese, ma partiamo dal principio.
Circa un mese fa mi sono procurato, in un allenamento sportivo una brutta lussazione al gomito sinistro, l’ambulanza è arrivata abbastanza presto in palestra per prelevarmi, ma dato che volevo essere trasportato in un ospedale vicino a casa mia ci ha messo un bel po a decidere in quale andare, anche perchè era mezzanotte e non tutti facevano il turno di notte, quindi dopo più di un ora con l’osso del gomito uscito siamo arrivati a destinazione.
Nonostante chiedessi un’anestesia dentro l’ambulanza, in quanto il dolore era lancinante, mi hanno detto che me l’avremmo fatta solamente una volta arrivati in ospedale, quindi ho tenuto duro e speravo di arrivare prima possibile.[sembrerebbe che le ambulanze siano gestite dai vigili del fuoco e non dagli ospedali]
Arrivato all’ospedale, mi hanno fatto le lastre di rito e mi hanno portato finalmente dal dottore di turno, un dottore giovane che parlava molto bene l’inglese, gli hanno spiegato la situazione e finalmente dopo circa 2 ore mi ha iniettato la prima anestesia, ma dato che gli effetti stentavano ad arrivare ne ho richiesta un’altra.
A questo punto le possibilità erano due, o procedere con il “movimento” per far tornare le ossa al loro posto con quelle due punture anestetiche o fermarsi in ospedale anche per il giorno successivo procedendo con una anestesia totale e quindi procedere nel rimettere le ossa al loro posto.
Dato che l’idea dell’anestesia totale e del fermarmi in ospedale non mi allettava, ho deciso di procede con la prima soluzione offertami, ma soltanto dopo una terza puntura, in quanto il dolore era ancora molto.
Con un rapido e sapiente movimento il dottore e i suoi due assistenti rimettevamo nella posizione originale il mio gomito e il sollievo fu immediato.
Una volta fasciato il braccio con una specie di gesso, il J-doctor mi lascia andare dicendomi che dovrò farmi vedere una volta a settimana i giorni seguenti, quindi mi reco alla cassa per il pagamento e qui apro una interessante parantesi per illustrarvi brevemente come funziona la sanità in Giappone.
SANITA’ in GIAPPONE
La sanità in Giapponese è un pò diversa da quella italiana ma nemmeno tanto alla fin fine, in quanto in Italia, ultimamente le cose non sono più come una volta…
Una volta avuta la residenza in Giappone con visto famigliare, mi hanno fatto la tessera sanitaria, la quale mi da diritto ai servizi sanitari locali [nel frattempo, la copertura sanitaria italiana viene ovviamente revocata], con questa tessera ho il diritto di pagare le prestazioni sanitarie in Giappone con il 70% di sconto, in pratica è una specie di ticket sanitario italiano, qui però non serve passare ogni volta dal medico di famiglia per farsi rilasciare l’impegnativa per qualsiasi cosa.
E’ obbligatoria invece l’assicurazione sanitaria, che si distingue in tre tipologie:
- Assicurazioni Sociali: riguarda tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati e le loro famiglie
- Assicurazione Sanitaria Nazionale: garantisce la copertura ai pensionati, ai lavoratori autonomi e ai disoccupati
- ’Assicurazione per l’assistenza a lungo termine: beneficiari sono i disabili ultra sessantacinquenni e anche disabili di età 40-65 anni, ma solo se affetti da patologie legate all’ invecchiamento
Torniamo a noi:
le settimane successive mi reco in un ospedale vicino a casa mia e con la lettera di invito rilasciata dal medico iniziale, faccio i controlli di rito, ogni volta si paga.
La terza settimana, arriva il “bello”, in questa settimana dovevo togliere il semi-gesso e il dottore di questo ospedale senza dirmi nulla, i giorni sucessivi, mi fa andare al piano superiore, qui mi dicono che mi faranno un tutore per il gomito su misura, bello penso io, ma subito dopo mi ricordo che sono in Giappone e qui si paga tutto, allora chiedo quanto costerebbe questo tutore che mi aiuterebbe nel recupero del gomito? Il tecnico che mi sta facendo la forma dice: ah non gliela detto il dottore ? Costa molto…
Io: no,no non mi ha detto proprio niente quanto costa ? La risposta: costerà all’incirca 100,000 yen !!!! [circa 800 euro !!!], ma non si preoccupi, lei anticiperà tutta la somma, ma dopo 2-3 mesi le arriverà il rimborso del 70% del totale.
Alla faccia penso io !
Con mia moglie su tutte le furie per il comportamento del dottore che non ci aveva avvertito di questo “piccolo” particolare, andiamo al piano di sotto per sentire cosa ne pensa il dottore in quel momento di turno.
Qui troviamo un dottore tutto spaparanzato sulla sua sedia che sogghignando ci dice che se voglio ristabilirmi al 100% e tornare a fare sport a livello agonistico è necessario COMPRARE DA LORO questo tutore personalizzato, ASSOLUTAMENTE NECESSARIO.
Essendo che in passato ho avuto modo di farmi una cultura su questo tipo di infortuni sportivi, dico che ci avrei pensato e intanto prendiamo già un appuntamento ad un altro ospedale per la SECOND OPINION, qui molto famosa e usata.
Ci rechiamo quindi, il giorno successivo, eh si, molto velocemente, in quanto il dottore del precedente ospedale ci ha avvertiti che dovevamo rispondergli entro MAX un giorno se avremmo voluto questo tutore si o no, in un ospedale non vicino ma rinomato e soprattutto SPECIALIZZATO solo in ortopedia.
Qui, senza nessuna lettera di invito, che se volevamo dovevamo PAGARE, e nessun appuntamento [NON NECESSARIA per una second opinion], entriamo dal dottore e spieghiamo la situazione, lui semplicemente ci dice che in questo ospedale ortopedico non hanno mai consigliato un tutore di quel genere e nemmeno nessun tipo di tutore per questo tipo di lussazione, il consiglio era quello di fare solamente fisioterapia e riabilitazione per un mese.
Quello che pensavo è stato confermato… l’altro ospedale voleva appiopparmi un tutore da un milione di euro [ahahaha], da 800 euro solo per GUADAGNARCI, senza nessun motivo medico !
Questa è stata la mia prima esperienza nell’ambito della sanità giapponese.
Spero che sia d’aiuto a qualcun’altro e che abbia dato delle info interessanti dato che questo argomento non è molto dibattuto.